© All rights reserved • PasosDeTango.com • info@pasosdetango.com • (+39) 345 130.91.71

Pasos de Tango.com


facebook

Eduardo Arolas, "El Tigre del Bandoneón" lo adottò artisticamente e lo integrò nella sua orchestra.
Negli anni seguenti lavorò con i bandoneonisti Ricardo Luis Brignolo e Osvaldo Fresedo, il pianista Enrique Delfino e successivamente Juan Carlos Cobian che nel 1923 lo integrò nella suo sestetto dove suonava anche il bandeoninsta Pedro Maffia, un'altra figura chiave.

Fu nell' orchestra di Cobian, partito per l'ennesimo viaggio in cerca di nuove esperienze e fortune, che De Caro creò il suo sestetto leggendario, sestetto che fonderà la modernità strumentale dell'orchestra di tango, al punto che il suo nome diventerà aggettivale.

Questa epoca fu infatti conosciuta come Decareana.

LA SUA MUSICA

Si ascoltino al riguardo tanghi come "Boedo" o "Tierra querida".


I tanghi di De Caro accompagnarono la rinascita socio-politica di una classe sociale piú colta, che apprezzava i tanghi dei cabaret suonati da musicisti che non avevano conosciuto i bordelli ma che piuttosto avevano studiato musica, lasciando il giusto spazio ad un ritmo di ballo adatto alle milonghe senza dimenticare, quindi, le origini dei sobborghi.

De Caro, a sua insaputa, fu l'artefice di una rivoluzione nel tango: da quel momento in poi chi voleva suonare tango doveva studiare musica. Da allora in poi il tango lasciò la guardia vieja, finì l'epoca dei musicisti istintivi.

Del suo enorme lavoro, oltre le già citate "Boedo" e "Tierra querida" "Colombina" (con Francisco De Caro), "Copacabana", "Chiclana", "El arranque", "El bajel" (con Francisco), "El monito", "Guardia vieja", "La rayuela", "Loca ilusión", "Mala junta" (con Laurenz), "Mala pinta" e "Mi queja" (entrambi con Francisco), "Moulin rouge", "Orgullo criollo" (con Laurenz), "Todo corazón".

© All rights reserved • PasosDeTango.com • info@pasosdetango.com • (+39) 345 130.91.71